Residenza Fiscale Canarie

Residenza Fiscale Canarie

Buongiorno miei cari amici, Qui ora sono le 11,30 di una splendida domenica mattina e in attesa del pranzo ho pensato di aggiornarvi sull’evoluzione della mia vita qui a Gran Canaria. Da pochi giorni sono diventata a tutti gli effetti “cittadina Canaria” avendo ottenuto anche la residenza fiscale, cioè pagherò le tasse qui e non più in Italia; questo vuol dire che la mia pensione subirà un aumento del netto essendo le tasse inferiori a quelle italiane. Ancora non so quanto ma sicuramente ogni euro in più nelle mie tasche sarà ben accetto. Ottenere la residenza fiscale è stato un percorso abbastanza lungo e meticoloso. Devi essere residente qui almeno da un anno, dimostrare che hai veramente vissuto qui, speso i tuoi soldi qui, avere tutti i documenti in regola e poi finalmente ti danno la residenza fiscale. Un’altra notizia è che per la prima volta ho votato qui a Gran Canaria per le elezioni del Consiglio Comunale. Ero molto emozionata quel giorno, qui ci sono modalità diverse che da noi ma nei mesi scorsi mi sono informata bene sulle politiche del Gobierno de Canarias e così il mio voto è andato a buon fine…..spero! E poi c’è la scuola di spagnolo. L’anno scolastico si è appena concluso ed io sono molto soddisfatta del risultato degli esami: promossa con la media di 8.6 quasi nove insomma! Ho ricevuto i complimenti di tante persone che mi conoscono, ma quelli che ho gradito di più sono stati quelli dei miei due nipoti di 13 e 16 anni facendo salire l’indice di gradimento di autostima a 100. …..Ahahahahahaha…..(è una risata ) L’anno prossimo mi aspetta un anno di studio un po’ più pesante, spero di farcela perché a detta di chi l’ha già fatto è molto difficile. Si approfondisce la coniugazione dei verbi irregolari, i modi di dire, si comincia a “pensare in spagnolo” ma vivere a fianco di molti italiani e continuare a parlare la nostra lingua non aiuta a fare veloci progressi. D’altro canto è anche bello avere amici della tua stessa nazionalità in un paese straniero, ci si intende più facilmente, ci si aiuta a vicenda, ma poi piano piano si conoscono anche persone canarie che sono molto amabili e ben disposti a fare amicizia con noi italiani, importante è non avere atteggiamenti di superiorità nei loro confronti . Io ho alcune amiche spagnole che frequento e con le quali parlo la loro lingua, quando sbaglio mi correggono e io le ringrazio, insomma qui tutto è possibile basta volerlo e affrontarlo con rispetto, con educazione e …perché no con un po di umiltà. Questo è il mio pensiero. E poi c’è il ballo. Continuo a frequentare il corso di ballo latino due sere la settimana due ore per volta. Che sudate! torno a casa stanca ma felice come una bambina che ha appena terminato di giocare con il suo giocattolo preferito e anche qui ho fatto progressi , sono passata al corso superiore con quelli più bravi che mi fanno girare come una trottola , a volte non so più dove mi trovo, la testa mi gira un po’, non dimenticate che ho 70 anni, ma tengo duro, faccio finta di niente, cerco di riprendermi aggrappandomi per qualche secondo al braccio del maestro che mi dice, anzi mi urla: relaja el brazo….relaja el brazo…..(rilassa il braccio….rilassa il braccio) ” lo siento” (mi spiace) dico io e continuo a ballare come se niente fosse. Che bello!

Un saluto Vittoria (Pensioni alle Canarie)

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Scuola di ballo latino alle Canarie

Scuola di ballo latino alle Canarie

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Buongiorno a tutti,

Questa ve la voglio proprio raccontare.

Ieri sera sono andata a scuola di ballo latino per imparare la salsa. Lezione di prova.

Ebbene, mi sono trovata in questa scuola di ballo con una sala piena di specchi , con due insegnanti giovanissimi e sei ragazze altrettanto giovani, belle , lunghi capelli e soprattutto….magre.

Non che io sia grassa ma poco seno e un po’ di pancia fanno la differenza…ma stendiamo un velo pietoso su questo argomento.

Le ragazze vestivano adeguate alla circostanza: scarpe con tacco, leggins, canotta con

generosa scollatura e tra di loro scherzavano, ridevano, se la raccontavano e a dire il vero era un piacere vederle così.

Io invece, seduta in un angolo della panchina, vestitino bianco arricciato in vita e tempestato di farfalle colorate, media scollatura, scarpette “ballerine” , capelli cortissimi mi guardavo intorno e non mi ci vedevo in quel posto :” ma che ci faccio io qua, ora me ne vado…” Mi sentivo a disagio , mi sono guardata allo specchio e ho visto tutti i miei anni, sia pure portati bene. La differenza tra me e gli altri era notevole, ma è stata proprio quella differenza a farmi riflettere. Perché andarmene, è vero non sono bella e giovane come loro, (anche se alla loro età facevo girare la testa a molti ragazzi, ) ma ho anch’io le mie belle qualità (e mentalmente le ho elencate) . Quindi ho sfoderato il mio sorriso migliore, ho spalancato un po’ gli occhi a mo’ di cerbiatta, pancia in dentro petto in fuori, si fa per dire e mi sono avvicinata a loro.

“Es la primera vez che veneis aqui'” ho chiesto in un’orrendo spagnolo.

Con mia sorpresa hanno capito il mio imbarazzo , mi hanno accolto tra di loro, mi hanno sorriso e incoraggiata; davvero deliziose!

Inutile dire che ho ballato benissimo, non capivo una parola della spiegazione dei passi, ma guardavo i piedi dei maestri ed eseguivo alla perfezione.

Alla fine tutti erano sorpresi e mi hanno fatto i complimenti e il mio indice di gradimento è salito alle stelle.

Mi sono iscritta: martedì e giovedì sera Scuola di ballo!…….e vaaaiiiii….

Mai mollare, MAI!

Abbiamo tutti potenzialità che neanche immaginiamo. Ci vuole un po’ più di fiducia in noi stessi e tutto può accadere.

Vi terrò aggiornati su questa attività,

Vi saluto con affetto

Vittoria

(Pensioni alle Canarie)